MANUTENZIONI OBBLIGATORIE STRUTTURE DI STOCCAGGIO

 

Per mantenere un magazzino in sicurezza, è indispensabile l’esecuzione di ispezioni periodiche aventi lo scopo di accertare il buono stato delle scaffalature.

L’uso di carrelli elevatori e di altre attrezzature per la movimentazione potrebbe danneggiare le strutture e provocare incidenti all’interno del magazzino.

Da oltre 30 anni, pavansistemi offre il servizio di ispezione tecnica ai propri clienti allo scopo di ottimizzare la sicurezza e l’efficienza del proprio magazzino.

 

Norma UNI-EN 15635

La normativa: responsabilità dell’utilizzatore

La norma UNI-EN 15635 “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio. Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio” dichiara la responsabilità dell’ utilizzatore del magazzino di far eseguire annualmente un’ispezione dell’impianto da personale esterno qualificato.

Lo scopo di questa norma è di ridurre i rischi al minimo e di ottenere un funzionamento più sicuro del magazzino, evitando danni alla struttura delle scaffalature

I dubbi più frequenti

Questa nuova normativa mi riguarda?
Si, in qualità di utilizzatore della scaffalatura, Lei ha la responsabilità di far eseguire ispezioni periodiche e di provvedere affinché le scaffalature siano in buono stato.
Ogni quanto tempo devo eseguire tale ispezione?
Dipende dall’impianto, comunque almeno una volta ogni 12 mesi.
Chi può eseguire l’ispezione?
Personale qualificato; l’ideale è che sia lo stesso produttore dell’impianto.
Quali sono le scaffalature da ispezionare?
Tutte le scaffalature sulle quali operano carrelli elevatori o altre attrezzature di movimentazione.
pavansistemi esegue queste ispezioni?
Si, da oltre 30 anni.
Perché pavansistemi
Perché con i suoi 50 anni di esperienza, pavansistemi dispone delle conoscenze e delle risorse per garantire un’ispezione affidabile e di qualità.
L’ispezione avrà ripercussioni sulla mia attività quotidiana?
No, i tecnici pavansistemi eseguiranno l’ispezione del magazzino senza interferire sulle normali attività.

 

Il tuo magazzino necessita di manutenzione?

Compila il form,  verrai ricontattato da un nostro operatore per programmare l’ispezione al tuo magazzino .

La norma UNI 11636 stabilisce il processo di validazione delle scaffalature metalliche da magazzino, con la finalità di assicurare un adeguato grado di sicurezza per il loro impiego.

Le variazioni delle caratteristiche originarie subite dalle scaffalature nella loro vita utile (dovute a mutate necessità di allocazione delle merci, variazione delle configurazioni dei livelli di carico, modifica della disposizione degli scaffali nei depositi, sostituzione di componenti usurati e aggiunta o rimozione di componenti accessori) compromettono la validità delle certificazioni iniziali ed espongono l’utilizzatore ad un impiego al di fuori delle necessarie garanzie tecniche e di sicurezza previste dalla norma.
Con l’introduzione della UNI 11636 si completa il corpus normativo utile ad impostare un processo tecnico di valutazione del sistema di immagazzinaggio, da condursi sotto il coordinamento di un esperto validatore, così sintetizzabile:

  • Validazione documentale: si ricercano ed analizzano tutte le documentazioni riguardanti le scaffalature installate quali il manuale d’uso e manutenzione, le relazioni di calcolo, le planimetrie e gli elaborati vari di progetto.
  • Validazione di montaggio (ispezione): sulla base delle informazioni raccolte nel processo di valutazione documentale, si conduce una verifica circa le modalità di installazione; qualora fossero assenti tali informazioni la validazione viene condotta sulla base della norma UNI 15635; alla verifica sulle modalità di installazione si affiancano controlli specifici sullo stato di conservazione dei vari elementi costituenti la scaffalatura;
  • Validazione statica: si giunge ad una determinazione della capacità portante del sistema (ed eventualmente alla definizione di nuovi cartelli di carico) attraverso le norme di settore (es. UNI 15512), presupponendo la scaffalatura in condizioni ottimali di esercizio e, pertanto, esente da anomalie.
    Il processo di validazione, documentato opportunamente dall’esperto validatore, è finalizzato all’ottenimento della cosiddetta validazione d’uso, che attesta l’integrità funzionale della scaffalatura e costituisce il punto d’arrivo nel processo di riordino del parco installato, ma anche il punto di partenza per un percorso di corretta gestione del sistema di immagazzinaggio, che si concretizza con il sistema di controlli previsto dalla UNI 15635.
    La nostra azienda, attraverso i suoi esperti, è in grado di fornire assistenza tecnica nella definizione del processo di validazione e di accompagnarvi gradualmente dal “punto zero” sino al conseguimento della validazione d’uso, nonché alla successiva implementazione pratica del sistema di gestione che meglio si adatta alle Vostre esigenze.

Non esitate a contattarci per tutti i dettagli relativi alle modalità di esecuzione dei controlli tecnico-documentali previsti dalla UNI 11636  ed alle attività di controllo e di formazione specifica per il Vostro personale svolte ai sensi della UNI 15635.

Ispezione del sistema di stoccaggio, Secondo la norma UNI EN 15635:

  • È necessario nominare un responsabile della sicurezza dell’impianto di immagazzinaggio PRSES ovvero (Person responsible for storage equipment safety ovvero Persona responsabile per la sicurezza dell’equipaggiamento del magazzino.)
  • Le scaffalature e l’ambiente, nel quale si trova il sistema di stoccaggio, devono essere sottoposti a ispezioni regolari, oltre che alle ispezioni specifiche in caso di danno verificato sull’impianto.
  • Deve essere disposto un programma adeguato di manutenzione degli impianti.
  • È consigliabile che venga svolto dallo stesso produttore o fornitore delle scaffalature oppure in accordo con loro.

Questi programmi devono tenere conto, tra gli altri, dei seguenti aspetti:

  1. Nel definire i programmi di manutenzione preventiva, bisogna creare delle liste di verifica con lo scopo di agevolare e snellire l’ispezione e la comunicazione delle eventuali anomalie rilevate.
  2. Definire un programma di ispezione periodica per il rilevamento, la comunicazione e la registrazione delle anomalie facilmente visibili, come: ordine e pulizia delle aree di stoccaggio e delle vie di transito, elementi deformati, difetti di verticalità, indebolimento del pavimento, sistema anti-sgancio mancante o danneggiato, carichi deteriorati, ecc., per provvedere alla loro immediata riparazione.
  3. Nel caso di magazzini con rotazione intensa va definito un piano specifico di ispezioni periodiche piu frequenti.
  • Ispezione giornaliera: eseguita dal personale di magazzino, per rilevare anomalie facilmente visibili come: correnti e/o spalle deformate, mancanza di verticalità dell’impianto (longitudinale o trasversale), fessurazioni del pavimento, assenza di piastre di livellamento, rottura degli ancoraggi, sistema antisgancio mancante o danneggiato, unità di carico deteriorate, cartelli di portata mancanti, danni alle fondazioni, ecc. Provvedere di conseguenza all’immediata riparazione o sostituzione.
  • Ispezione settimanale: eseguita dal responsabile del magazzino o del responsabile della sicurezza dell’impianto di immagazzinaggio (PRSES), con lo scopo di verificare la verticalità della struttura e di tutti i componenti dei livelli inferiori (1° e 2°), con notifica, valutazione e comunicazione dei danni.
  • Ispezione mensile: eseguita dal responsabile del magazzino o dal responsabile della sicurezza dell’impianto di immagazzinaggio (PRSES), comprende anche la verticalità dell’impianto a tutti i livelli nonché gli aspetti generici di ordine e pulizia del magazzino, con notifica, valutazione e comunicazione dei danni.
  • Ispezione annuale: eseguita da un operatore abilitato e certificato da un ente preposto, il quale rilascera adeguato documento di verifica.

A seguito di un urto, considerando i danni, gli elementi deformanti dovranno essere riparati o sostituiti, con successiva verifica della verticalità della scaffalatura.
L’elemento nuovo deve essere identico a quello sostituito o evoluto; non applicare mai del calore (saldatura) poiché ciò altererebbe le caratteristiche meccaniche dell’acciaio.
In ogni caso, finché non sarà stata eseguita la riparazione, scaricare lo scaffale e lasciarlo fuori servizio con la debita segnalazione.

È necessario ricercare le cause di potenziali danni con l’obiettivo di ridurre o eliminare l’eventualità che il problema o il danno tornino a ripresentarsi.
Tutte le osservazioni relative allo stato delle strutture e del pavimento saranno riportate in un registro con indicazione di: Data, Natura dell’anomalia rilevata, Lavori di ripristino e Data di tali lavori.
Dovranno essere incluse anche le informazioni relative al carico (UDC).

Le valutazioni risultanti da danni o problemi di sicurezza devono costituire la base per l’elaborazione di una procedura di prevenzione dei danni.

COMUNICAZIONE IMMEDIATA

Qualsiasi danno generato alle scaffalature o a particolari delle stesse va comunicato immediatamente al responsabile del magazzino (PRSES) , da parte di qualunque operatore del magazzino.

ESEMPIO DI DANNI STRUTTURALI

Di seguito indichiamo alcuni esempi di danni strutturali che vanno obbligatoriamente segnalati.

  • Montanti piegati nella direzione del piano della spalla con deformazione permanente pari o superiore a 3 mm misurata la centro di un intervallo di lunghezza pari a 1 m
  • Montanti piegati nella direzione del piano dei correnti, con deformazione permanente pari o superiore a 5 mm, misurata al centro di un intervallo di lunghezza pari a 1 m
  • Deformazioni permanenti pari o superiori a 10 mm negli elementi del traliccio (orizzontale e diagonale) e in qualsiasi direzione. Per lunghezze inferiori a 1 m, il valore di 10 mm può essere interpolato linearmente.

SCAFFALATURA: CLASSIFICAZIONE DELLE CRITICITA’ RILEVATE

Per convenzione lo stato di deformazione dei profili viene classificato secondo i colori:

VERDE: quando non sono superate le deformazioni delle precedenti illustrazioni. Questo livello richiede solo un’attività di sorveglianza e controllo, non è necessario diminuire la capacità di stoccaggio dell’impianto.

ARANCIO: quando il valore delle deformazioni supera quanto indicato nelle illustrazioni precedenti, purché non sia superiore al doppio delle deformazioni in questione, questo livello richiede controllo e manutenzione.

ROSSO: quando il valore delle deformazioni è superiore al doppio di quanto specificato nei disegni precedenti oppure quando si rilevano lacerazioni, rotture o piegature. Il componente sarà considerato inutilizzabile indipendentemente dalla freccia misurata e pertanto sarà classificato nella categoria con il maggior rischio di danni.
Questo livello richiede scarico immediato e sostituzione dei componenti DANNEGGIATI.

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